Se siete italiane e avete più di vent’anni, c’è una forte possibilità che i pomeriggi della vostra infanzia li abbiate trascorsi così: pastelli a cera, fogli bianchi e Gira La Moda. Per chi non lo conoscesse, per questioni di età o per motivi geografici, Gira La Moda era un gioco per bambine e bambini fashioniste, che permetteva di giocare alla piccola stylist attraverso un board di plastica formato da cerchi concentrici che ruotando permettevano un numero molto alto di combinazioni. Crescendo, questi editor in erba hanno sostituito questo gioco da bambine con le ben più sofisticate e realistiche Barbie (anche se qui la creatività era limitata dal suo guardaroba, ben più costoso di quelli di carta dei primi giochi infantili), ma la fascinazione per quel gioco fatto di forbici, carta e pastelli è rimasto nella mente di quella generazione in modo indelebile. Basti pensare a Jeremy Scott che di quei figurini di carta ha fatto l’ispirazione principale per la collezione Moschino Primavera Estate 2017, dove gli abiti giocavano con l’effetto trompe l’oeil trasformando le modelle in bambole animate. Nostalgia a parte, il fatto di poter vestire un figurino provando combinazioni infinite di vestiti e accessori era un momento di espressione della nostra personalità, così come lo è oggi il momento in cui, ogni mattina, componiamo il nostro look davanti allo specchio scegliendo tra i capi appesi nel nostro armadio. Ma se come con Barbie il nostro guardaroba ha un limite, cosa accadrebbe se avessimo a disposizione un gigantesco negozio virtuale a cui attingere illimitatamente per creare i nostri outfit?
Noi ci abbiamo provato su Seezona, un sito che funge da ponte tra i maggiori retailer e la nostra realtà permettendoci di far provare a una modella, opportunamente modificata con le nostre proporzioni, abiti e accessori che vorremmo comprare online ma che non ci azzardiamo a mettere nel carrello alla cieca, magari perché non conosciamo bene la vestibilità del marchio o perché siamo esitanti davanti al modello, al colore, al tessuto. Se infatti l’unico svantaggio dello shopping online è quello di non poter provare i vestiti, avere la possibilità di creare una sorta di nostro alter ego virtuale che ci aiuti ad avere un’idea di come quella maglia o quella gonna ci potrebbero stare ci aiuta decisamente a decidere se è il caso di cliccare acquista o meno. La garanzia che quello che abbiamo comprato ci starà a pennello non l’avremo mai, è vero, ma è sempre meglio di andare totalmente alla cieca. Tanto, in caso negativo, c’è sempre il reso gratuito. E in più: volete mettere la libertà di stare anche ore a provare vestiti su vestiti senza sentirvi obbligate a comprare niente? Esattamente come quando eravamo piccoli, sul tappeto circondati di pastelli e senza pensieri.
