In questi giorni di luglio, c’è un compleanno molto speciale da festeggiare. È quello di Giorgio Armani, il re della moda italiana. Uno degli stilisti più conosciuti e amati nel mondo, se non il più apprezzato in assoluto, l’inventore del pret à porter in Italia e oggi a capo di un impero che comprende linee di moda, hotel, occhiali, profumi e perfino una squadra di basket! Siete pronti per scoprire tutto, ma proprio tutto sulla storia di Giorgio Armani? Non vi resta che seguirci!
Dagli esordi agli Anni Settanta: le donne vestite da uomo
Sapevate che Giorgio Armani sarebbe potuto diventare un medico? Sarebbe sicuramente diventato un grande specialista, ma per la fortuna di migliaia di appassionati del suo stile nel mondo, il richiamo della moda è stato molto più forte. Nato nel 1934 a Pavia, Armani abbandona gli studi di medicina nel 1957 e accetta un lavoro come merchandiser alla Rinascente di Milano su proposta della sua amica Rachele Enriquez. In quegli anni, il department store italiano è una vera e propria fucina di artisti e creativi e Armani collabora con architetti e designer per scolpirne l’immagine.
Questa esperienza indirizza Armani sempre di più nel mondo fashion, tanto che nel 1964 inizia a lavorare insieme a Cerruti e diventa ben presto stilista della linea uomo Hitman, per la quale è responsabile fino al 1970. Intanto, si dedica alle consulenze come free lance per aziende come Gibò, Montedoro, Sicons e Tendresse. Nel 1966 Armani fa uno degli incontri più importanti della sua vita: quello con Sergio Galeotti, architetto e pubblicitario, che lo convince a mettersi in proprio e a lanciare un marchio che porti il suo nome.
È il 1975 quando Armani e Galeotti, compagni nel lavoro e nella vita, alzano il sipario sulla Giorgio Armani. Tutto ha inizio il 24 luglio dal civico numero 37 di Corso Venezia a Milano. Insieme a loro l’assistente Irene Pantone, figura insostituibile in oltre 40 anni di storia del marchio. Nel 1976 va in scena la prima sfilata all’Hotel Palace di Milano, con una collezione di ready to wear donna ispirata al guardaroba da uomo, con tailleur in tweed e giacche dal gusto maschile, ma perfette per valorizzare la silhouette femminile. Fin dall’esordio, la cifra stilistica di Giorgio Armani emerge in modo dirompente: quella di vestire le donne da uomo, mescolando empowerment, eleganza, energia e raffinatezza. Sono gli anni delle prime donne in carriera, che hanno bisogno di un guardaroba che sappia valorizzare le proprie qualità manageriali senza mascolinizzarle.
È questo lo stile che fa emergere Armani e che lo porta a diventare un brand di riferimento in tutto il mondo. Nel 1978 Diane Keaton ritira il suo premio Oscar come migliore attrice protagonista in Io e Annie indossando una giacca Giorgio Armani, l’anno dopo lo stilista viene premiato con il Neiman Marcus Award.
Gli Anni Ottanta: il brand Armani si espande con nuove linee
Negli Anni Ottanta il gruppo Armani inizia a prendere forma, muovendo i primi passi verso quello che è oggi: un polo del lusso che racchiude diversi brand e licenze. La prima partnership che lo stilista firma in questo decennio è quello con L’Oréal, per dare vita a una delle linee beauty più di successo di sempre. Fragranze come Acqua di Giò, a distanza di oltre 30 anni, sono ancora top seller nelle profumerie di tutto il mondo. Dopo i profumi, arriva la linea giovane Emporio Armani, con il primo negozio inaugurato a Milano nel 1981, seguita da Armani Jeans e Armani Junior. Nel 1982, lo stile Armani arriva al cinema: lo stilista crea il guardaroba di Richard Gere per il film American Gigolò, diventano il brand di riferimento per migliaia di uomini nel mondo.
A dieci anni esatti dal suo debutto, il marchio Armani sta vivendo una stagione di grandi successi. E proprio in quest’anniversario Giorgio Armani perdere Sergio Galeotti, stroncato dalla malattia nel 1985. Questo lutto segnerà per sempre la vita di Armani, che penserà persino di abbandonare il mondo della moda: “Ma poi realizzai che abbandonare avrebbe significato rinunciare a tutte le speranze che Sergio aveva messo nel nostro lavoro. Mi feci forza. Riuscii in qualche modo ad andare avanti, facendomi forte di questo momento”, ha dichiarato Armani in un’intervista.
A concludere un decennio di grandi risultati sul piano professionale, un’altra partnership destinata a fare la storia: la licenza con Luxottica, siglata nel 1988.
Gli Anni Novanta: Armani diventa un polo del lusso
Gli Anni Novanta, per Giorgio Armani, sono un decennio di consolidamento. Dopo aver tratteggiato le caratteristiche di quello che sarà il suo impero, è necessario cercare di rafforzarlo. Per questo dà il via a un vero e proprio shopping di manifatture, assicurandosi un polo produttivo dedicato alle proprie linee in continua espansione. Nel 1991, infatti, viene lanciata la linea A|X Armani Exchange, seguita da Giorgio Armani Collezioni.
Sul finire degli Anni Novanta, in Europa si scatena la guerra delle acquisizioni tra i gruppi francesi Lvmh e Ppr (oggi Kering), che vede sfidarsi i rispettivi patron Bernard Arnault e François Pinault nella compravendita di maison storiche, soprattutto italiane. Entrambi corteggiano Re Giorgio, ma entrambi ricevono un secco rifiuto.
Gli Anni Duemila: il gruppo Armani diversifica, tra basket e hotellerie
In 25 anni, Giorgio Armani è riuscito a trasformare il proprio brand in un colosso capace di rappresentare il Made in Italy nel mondo. E con l’inizio del nuovo millennio, sono ancora tanti i progetti che vuole realizzare. Nel 2000 lancia l’e-commerce e inaugura Armani/Manzoni, il concept store milanese in cui trovano casa anche l’Emporio Armani Caffé e il ristorante Nobu, mentre l’anno dopo viene inaugurata la nuova sede di via Bergognone, firmata dall’archistar Tadao Ando. Nel 2001, un’ulteriore consacrazione: la monumentale retrospettiva in scena al Guggenheim museum di Bilbao.
Nel 2004, il focus è il mondo dello sport: Armani lancia la linea sportswear EA7 e acquista l’80% delle quote della squadra di basket Olimpia Milano.
Il 2005 è l’anno del debutto alla Haute Couture Week di Parigi, con la linea di alta moda Armani Privé. Lo stesso anno segna l’avvio di un’altra importante partnership per Giorgio Armani. È quella con Emaar Properties, il colosso di real estate degli Emirati Arabi, per la realizzazione di hotel a marchio Armani nel mondo. Il primo a vedere la luce è quello di Dubai, nel 2010, seguito da quello di Milano l’anno successivo.
Nel 2015, nell’anno che coincide con i festeggiamenti del 40° anniversario del suo brand e in occasione di Expo, Armani fa un regalo a Milano, la città che ha fatto da sfondo ai suoi successi: durante l’Esposizione Internazionale, di cui Armani è anche ambasciatore, inaugura l’Armani/Silos, un museo dedicato alle sue creazioni.
Giorgio Armani nel 2018
Un gruppo da oltre 2 miliardi di ricavi, con centinaia di negozi in tutto il mondo e un patrimonio stimato in oltre 8 miliardi di euro. Ne ha fatta di strada Giorgio Armani da quel lontano 1975. In poco più di 40 anni, è diventato l’emblema del Made in Italy, tra i pochi a voler restare indipendenti senza cedere alle lusinghe di fondi o conglomerate straniere. Proprio l’anno scorso, Armani ha blindato la successione della sua azienda, allontanando qualsiasi sospetto su quotazioni in Borsa o cessioni.
Amatissimo dalle celebrities, Armani è tra i brand più visti sui red carpet di tutto il mondo. A indossare le sue creazioni, sono dive come Cate Blanchett, testimonial della sua ultima fragranza Sì, Diane Kruger, Marion Cotillard e Nicole Kidman. L’ultimo evento che ha visto Armani circondato dalle sue clienti più affezionate è stata la sfilata della collezione Armani Privé Fall Winter 2018, presentata all’Ambasciata Italiana a Parigi.
Come seguire Armani sui social? Sono tanti gli account che non dovete perdervi: da quello del brand ammiraglio @giorgioarmani, a quelli dedicati al mondo @emporioarmani e all’universo di @armaniexchange. Per tutte le beauty addicted, il punto di riferimento è @armanibeauty, con tutte le ultime novità sulle collezioni di makeup e fragranze del marchio.
Dopo aver scoperto la storia di Giorgio Armani, non ci resta che una sola cosa da fare: gustarci questa fantastica gallery dedicata ad alcuni dei look Giorgio Armani più belli di sempre! E non dimenticatevi di fare un salto sulle Stories dell’account Instagram di The Blonde Salad, per scoprire ancora tante chicche su questo fantastico brand!