Tra gli accessori che in passerella hanno riscosso più successo durante queste ultime fashion week, c’è una new entry che ha fatto molto parlare di sé: la sacca porta borraccia. Unendo il concetto di utility a quello fashion, la borraccia è già da qualche stagione considerata un accessorio must-have che in più, non dimentichiamocelo, è simbolo di un gesto quotidiano che ogni giorno possiamo fare per salvaguardare il nostro pianeta. Ricordiamoci infatti che nonostante la connotazione trendy che ha assunto, la borraccia combatte lo spreco e aiuta a diminuire il tasso di plastica che tanto fa male al nostro pianeta. Non è quindi nulla di nuovo che i brand abbiano deciso di cavalcare questa onda vero?
Nelle sfilate Autunno/Inverno 2020, come vi abbiamo anticipato, la sacca porta borraccia è stata presentata a tutti gli effetti come la It-Bag del momento. Ma qual è il confine fino al quale si può spingere questa tendenza? Le proposte high-end della sacca porta borraccia sono moltissime: Kenzo, Chloè, Marine Serre, Jacquemus, Vivienne Westwood, Prada e persino Chanel, che l’hanno proposta in versione borsa a mano o tracolla, marsupio, con catene e trame inusuali. I colori seguono le tendenze del momento: khaki, fango, nero e glicine tra quelli must-have. Per quanto siano super cool però, è giusto che un prodotto utilitario e che soprattutto dovrebbe spingere a fare dei passi per la salvaguardia del nostro pianeta venga venduto a prezzi super luxury? Il discorso non vale per tutti attenzione: Prada e Vivienne Westwood, da sempre icone del lusso, vendono le loro sacche porta borraccia a prezzi assolutamente affordable, altri come Chanel invece mantengono i prezzi che usualmente vengono utilizzati per le borse. Non sarebbe il caso di fare una distinzione? Una cosa è certa, quale che sia la sacca porta borraccia che acquisterete, preparatevi ad usarla al posto della vostra borsa preferita o perché no, seguendo il trend del layering degli accessori ad usarla come seconda tracolla!