“Hai un invito?” Sarà capitato sicuramente anche a voi di leggere questa domanda sui social e no, non si riferisce né ad una cena né ad un evento mondano (sigh), ma a Clubhouse! Di cosa si tratta?
Nata da un’idea di Paul Davison e Rohan Seth nello scorso aprile, Clubhouse sembra essere il modo rivoluzionario di intrattenere conversazioni tramite un social network, nonché quella che pare essere considerata da tutti la app del momento! A differenza dei social a cui siamo abituati, Clubhouse non da la priorità alle immagini e allo sfruttamento di esse, non da modo di creare video amatoriali e nemmeno la possibilità di creare challenge con balli di gruppo, Clubhouse è fatta per parlare, discutere dei più svariati argomenti e, finalmente, tornare ad esprimere una propria opinioni senza temerne il giudizio.
Dal cinema alla moda, dallo sport al cibo, dall’attualità alla politica, su Clubhouse si può discutere di qualsiasi tema ma come funziona? Disponibile per ora, ma ancora per poco ne siamo certi, solo per gli utenti IOS, Clubhouse è una app organizzata in stanze dedicate ognuna ad un tema diverso (si può idealmente anche organizzare una stanza per discutere con i propri amici dell’ultima serie guardata), nelle quali gli utenti si scambiano messaggi vocali. Una volta chiusa la stanza e quindi terminata la conversazione, i vocali non vengono registrati ma spariscono, garantendo il rispetto della privacy degli utenti.
La riservatezza è un grande punto a favore di Clubhouse, gli utenti infatti non possono iscrivervisi liberamente ma possono accedervi solo tramite un invito ricevuto da un altro utente già iscritto. Nel momento dell’iscrizione gli utenti potranno quindi accedere ad uno svariato numero di conversazioni o iniziarne una propria con gli amici presenti sulla piattaforma o, perché no, con perfetti sconosciuti con cui si condividono degli interessi. All’interno di ogni stanza, infatti, c’è un admin, esattamente come nei gruppi whatsapp, che da il via alla conversazione e fa da moderatore, invitando gli utenti e dando o togliendo loro la parola. Oltre all’amministratore in ogni stanza ci sono gli speaker che sono tutti coloro abilitati a parlare e gli ascoltatori che partecipano muti fino a che non chiedono la parola.
Clubhouse, sì siamo tutti intimoriti dopo aver visto The Social Dilemma, non accede alla voce dell’iscritto se la sua impostazione è in muto, e come abbiamo anticipato prima l’applicazione provvederà ad eliminare definitivamente tutti i messaggi una volta che la stanza è chiusa. Quello che ha fatto innamorare migliaia di utenti di Clubhouse, oltre ovviamente al fatto che dia la possibilità di parlare in libertà degli argomenti più diversi, è che moltissime celebrities hanno iniziato a farne parte, dando la possibilità anche a noi comuni mortali di conversare, chissà, con Virgil Abloh di moda e tendenze, con Elon Musk di tecnologia e sostenibilità, con Jared Leto di cinemae musica, e molti molti altri. Voi l’avete già scaricata?