Quando innocenza e sensualità trovano l’equilibrio perfetto, il risultato non può che essere un’inno a una femminilità inconsueta e sofisticata. Nella collezione Dior FW 2021-22 creata da Maria Grazia Chiuri, il mondo delle favole è il background di una collezione che prende il volto più pragmatico del reale e lo rilegge in chiave fantasy.
Trasformazioni e apparenza sono le parole chiave dei capi presentati nel nuovo film del brand francese, ambientato nella leggendaria e magnifica Galleria Degli Specchi di Versailles. Scelta assolutamente non casuale quella della Galleria, che rende protagonista lo specchio interpretato come mezzo di metamorfosi. Come nelle favole, infatti, lo specchio diventa il personaggio che visualizza i pensieri di chi ci si riflette: “Sono partita dalla favole, un mondo che è la conseguenza naturale dell’esplorazione dei miti». L’intera collezione è il risultato di una metamorfosi degli elementi distintivi di Dior, dal fascino autentico e intramontabile.
La Giacca Bar, iconica, non perde la sua forma originaria ma si reinventa adattandosi alle esigenze delle donne contemporanee con un cappuccio e pinces sui fianchi. I vestiti sono corti e da indossare a mo’ di grembiule, da cui si intravedono camicie con ruches e pizzi. Le gonne sono a ruota e mini oppure midi e a balze, gli abiti lunghi richiamano l’iconica forma a corolle per abbellirsi di tulle colorati ed elementi oversize come fiocchi, colletti e cuori. I tailleur sono classici e in tweed e ammiccano agli anni ’50, in contrasto con i capispalla costituiti da anorak in nylon riciclato, cappotti in cashmere upcycled e giubbotti in montone maculato nel più amato grigio Dior. Gli accessori giocano con scarpe pump con tacco, collane-colletto di microperline e la già amatissima borsa Parisienne che Maria Grazia Chiuri ha ridisegnato a partire dalla Babe. Una favola , che rende tutte principesse sì, ma incredibilmente contemporanee.