Ci sono serie tv che puntano a stravolgere i canoni narrativi a cui siamo abituati, escono dal mainstream, hanno per protagonista un A-Lister e molto spesso sono dei thriller. Nulla di casuale, il crime impazza per podcast, letteratura e sul grande schermo. Non può essere altrimenti per la serialità televisiva. Shining Girls è sbarcato da pochissimo su Apple TV+ e sta già facendo parlare di sé, a dirla tutta già la presenza di Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale) aveva generato parecchio interesse, ma a qualche settimana dalla messa in onda l’hype è aumentato esponenzialmente.
La serie è tratta dall’omonimo romanzo di Lauren Beukes ed è stata scritta da Silka Luisa, anche produttore esecutivo e showrunner, accanto a lei in veste di produttrice esecutiva ritroviamo Elisabeth Moss insieme a Leonardo DiCaprio che già nel 2013 acquistò i diritti per la trasposizione del romanzo. Kirby Mazrachi (Elisabeth Moss) è una ricercatrice fotografica nella redazione di un quotidiano di Chicago, apparentemente è una lavoratrice taciturna e immersa nel suo mondo, ma nasconde un trauma che l’ha costretta a cambiare nome e abitudini. Un tragico omicidio riaprirà le vecchie ferite di Kirby e la porterà a trovare il coraggio di unirsi al reporter Dan Velazquez (Wagner Moura) per risolvere il mistero fatto di coincidenze che legano il suo trauma con i tremendi fatti di cronaca.
Shining Girls mette insieme tanti (forse troppi) elementi, dal trauma con le sue ripercussioni psicologiche, alla narrazione stravolta nella linea temporale (a volte a ritroso nel tempo) con l’aggiunta di un mistero a tratti paranormale. La carta vincente rimane comunque Elisabeth Moss che con la sua bravura fa perdonare qualsiasi eccesso stilistico.