Sneakers, denim look, tute e felpe con cappuccio, sono solo alcuni tra gli elementi simbolo dello streetwear che iniziano ad influenzare l’estetica couture.
Durante le ultime sfilate parigine dell’Haute Couture abbiamo avuto modo di poter visionare quanto l’universo sporty stia orientando lentamente l’alta moda in una nuova direzione. Quello tra i due mondi è un dialogo, per molti un ossimoro, per tanti altri invece l’espressione di un moderno immaginario destinato a scrivere una nuova e significativa pagina della storia della moda. Questo cambiamento è stato senz’altro reso facilmente possibile grazie alle menti visionarie di alcuni designer come Virgil Abloh, Demna Gvasalia e Matthew Williams, la cui visione creativa ha cercato sin da subito di rompere gli schemi e di riscrivere un glossario 2.0 della moda.
Pensate alla formazione dei couturier del passato, agli anni di studio e lavoro intenso nelle sartorie, alla lunghissima gavetta. Sono in molti invece i nuovi designer a non essersi formati con la moda. Demna Gvasalia ha studiato per anni finanza, sarebbe dovuto diventare un banchiere probabilmente, eppure ha riportato alla couture – dopo più di 50 anni – Balenciaga.
Osservare oggi questo speciale mashup tra streetwear e couture è estremamente interessante, due contesti contrapposti che sembrano volersi amalgamare. È senz’altro la couture che cerca di vivere una nuova experience, approdando in una nuova terra inesplorata. Chi avrebbe mai immaginato che anche la gen z, nel XXI secolo, parlasse di couture e conoscesse anche solo i nomi – oggi solo cognomi btw – dei grandi della moda. I designer pongono infatti una maggiore attenzione al target dei consumatori, le linee vengono interamente rivisitate per attrarre questa nuova fetta di mercato pur mantenendo i forti ed emblematici canoni estetici delle maison.
Di Elsa Schiaparelli resta la profonda visione surreale, di Cristóbal Balenciaga gli immensi archivi oggi rivisitati. Le new generation masticano quotidianamente questi grandi nomi. Che Dio salvi lo streetwear?
TRA DENIM, STREETWEAR E TUTE, IL TREND SPORTY COUTURE CONQUISTA LE ULTIME SFILATE
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