Dalla leggerezza dell’amore estivo raccontato in “Chiamami col tuo nome” alla dura realtà del carcere di “Great freedom”, 7 film che trattano da diversi punti di vista e con narrative differenti la complessità della galassia LGBT+.
1) CHIAMAMI COL TUO NOME – DIRETTO DA LUCA GUADAGNINO (2017)
A rompere la noia estiva del giovane Elio (Timothée Chalamet) è una serie di incomprensioni, frasi lasciate a metà, sguardi e silenzi, intessuti con l’affascinante americano (Armie Hammer) ospitato dalla sua famiglia nella loro casa di campagna.
Raccontato con eleganza e con un certo sapore amarcord dal regista Luca Guadagnino, il vero protagonista del film è un amore puro e pieno di passione, nato e finito nell’istante di un’estate, quella del 1985.
2) LA VITA DI ADELE – DIRETTO DA ABDELLATIF KECHICHE (2013)
Le certezze di Adele (Adèle Exarchopoulos) sull’amore cadono una ad una nel giorno in cui conosce Emma (Léa Seydoux), una giovane donna dai capelli blu che la porterà a scoprire un mondo a lei sconosciuto. l’amicizia tra le due ragazze si trasforma in un amore intenso che accompagnerà le fino all’età adulta. Ma è proprio qui che il loro amore si scontra con la realtà: se Adele smette di rincorrere i suoi sogni, diversamente fa Emma; la confusione e i cambiamenti porranno un punto di non ritorno alla loro storia.
3) CAROL – DIRETTO DA TODD HAYNES (2015)
Therese (Rooney Mara) trascina stancamente una relazione con Richard e, per mettere insieme qualche soldo, durante il periodo natalizio si fa assumere in un grande magazzino di Manhattan. Qui incontra Carol (Cate Blanchett), una donna affascinante e bellissima, anche lei inappagata dalla sua relazione. L’incontro tra le due sarà l’inizio un’intesa che andrà ben oltre i limiti fissati dalle norme e dalle consuetudini della società americana negli anni ’50. Il feeling tra le due, che all’inizio sembra rimanere su un piano dell’innocenza, cresce sempre più mano a mano che il loro rapporto diventa più profondo.
4) QUERELLE – DIRETTO DA RAINER WERNER FASSBENDER (1982)
Querelle (Brad Davis), sottoposto al tenente Seblon (Franco Nero) che lo ama di nascosto, è imbarcato sulla nave “Vengeur”, ancorata nel porto di Brest. Nel più famoso bordello della città incontra Nono e sua moglie Lysiane (Jeannne Moraeu), amante del fratello di Querelle. Vende oppio a Nono e con lui si gioca a dadi un rapporto sessuale, che sembra voler perdere volutamente. Soffia al fratello l’amante; intesse una sordida tresca con il violento poliziotto Mario, al quale denuncia Gil, un assassino del quale si è innamorato. Al culmine di questo viaggio nefasto e catartico implora il tenente Seblon di sfogare su di lui i suoi perversi desideri, per raggiungere con questo tramite l’identità che va cercando in modo disperato.
5) GREAT FREEDOM – DIRETTO DA SEBASTIAN MEISE (2021)
La vita di Hans Hoffmann (Franz Rogowski) è scandita dalle detenzioni. La sua unica colpa? Essere omosessuale. Il paragrafo 175 del codice penale tedesco vieta infatti atti sessuali tra persone dello stesso sesso e non cambierà nel passaggio da Germania Nazista a stato democratico. Il film accompagna la vita del protagonista mettendone a nudo le fragilità e raccontando senza retorica la vita in carcere. Anche tra quelle strette mura Hans riuscirà a non perdere la sua dignità, ad amare, ad essere un uomo. Sebbene su di esso si sia abbattuta la scure di una società che lo ritiene un abominio.
6) AND THEN WE DANCED – DIRETTO DA LEVAN AKIN (2019)
Il giovane Merab (Levan Gelbakhiani) fa parte della compagnia nazionale di ballo georgiano e tutto sembra scorrere liscio, anche se la sua vita procede all’insegna dell’intenso sacrificio. Tutto cambia all’arrivo di Irakli, ballerino affascinante che destabilizza la vita di Merab prima sul piano della danza e poi su quello dei sentimenti. I due infatti, se in prima battuata rivaleggiano, si trasformano ben presto in amanti. Ma in un’atmosfera fortemente conservatrice, sebbene Merab si lasci andare all’amore e scopra se stesso, si dovrà scontrare con la realtà e fare suo malgrado delle scelte.
7) LO SCONOSCIUTO DEL LAGO – DIRETTO DA ALAIN GUIRAUDIE (2013)
Franck (Pierre Deladonchamps) frequenta abitualmente una spiaggia naturista ai bordi di un lago, frequentata esclusivamente da uomini omosessuali. Un giorno conosce due uomini molto diversi tra loro: Henri, un uomo grasso e anziano, gay non ancora accettato, unico non completamente svestito e Michel (Christophe Paou), uomo misterioso che si impone sulla scena col suo fascino e di cui Franck è fatalmente attratto. la trama prende una piega inaspettata e si tinge di nero quando Franck assiste a un delitto efferato.
Fin dove si spingerà il protagonista, il quale cammina costantemente sul filo del rasoio?