Questo mondo non mi renderà cattivo, la nuova serie di animazione scritta e diretta da Zerocalcare per Netflix, ha debuttato sulla piattaforma di streaming lo scorso 9 giugno in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Un mega evento a Roma in cui gli amanti di Michele Rech potevano vivere un’esperienza immersiva nel mondo abitato dai personaggi creati da Zerocalcare. Una seconda serie (segue Strappare lungo i bordi) tanto attesa e che di fatto conferma il successo dell’autore, già apprezzato per le sue pubblicazioni e ora anche per le serie animate.
Prodotta da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing, Questo mondo non mi renderà cattivo è composta da 6 episodi, da circa mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle tematiche care all’autore. In Questo mondo non mi renderà cattivo torna il mondo narrativo, il linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili dell’universo di Zerocalcare. A Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, si aggiunge un nuovo personaggio: Cesare.
La trama
Un vecchio amico torna nel quartiere dopo diversi anni di assenza e fatica a riconoscere il mondo in cui è cresciuto. Zerocalcare vorrebbe fare qualcosa per lui ma si rende conto di non essere in grado di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa e a fare la scelta giusta per trovare il suo posto nel mondo. Questo mondo non mi renderà cattivo racconta la difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita. Il titolo stesso della serie, che trae ispirazione da un brano di un cantautore romano, rappresenta una sorta di mantra, una frase che sembra aleggiare su tutte le decisioni che i protagonisti si trovano a dover prendere nel corso della storia quasi per auto-convincersi, nei momenti più difficili, quelli in cui diventa più forte il rischio di fare scelte sbagliate e rinnegare i propri ideali pur di togliersi dai guai.
Perché va visto subito
Il potere narrativo di Zerocalcare è spiazzante, ogni volta e sempre di più. I personaggi a volte malinconici, a volte irriverenti e sopra le righe, sono un ritratto senza sconti di ciò che siamo e di chi ci circonda. Rispetto a Strappare lungo i bordi, la componente politica – con un grosso richiamo alla nostra attualità più stretta – guida gli animi della narrazione ma, con la maestria di chi sa fa ridere e commuovere Zerocalcare racconta tutte le sfumature più intime delle nostre insicurezze e delle nostre speranze. Questo mondo non mi renderà cattivo è un regalo che fate a voi stessi.
La colonna sonora
Ancora una volta il lato musicale gioca un ruolo fondamentale, quasi un personaggio senza nome ma sempre presente. Ci sono i grandi successi degli anni 90, il periodo di formazione di Michele Rech e non mancano le parole di Giancane. Quindi preparatevi a ballare su Friday I’m in love e a fare un viaggio nel tempo su Don’t Look Back in Anger degli Oasis e Mmmmbop degli Hanson. Ovviamente non può mancare la canzone che dà il titolo alla serie, Questo mondo non mi renderà cattivo di Path.