Così come mi capita molto spesso… la passione per il viaggio mi chiama e… parto! Breve check ferie, ultime cose da sbrigare in ufficio e… prendo un biglietto all’ultimo minuto per lo Sri Lanka con il mio ragazzo, un po’ per caso, un po’ grazie alla combinazione perfetta dei voli e la curiosità per questa meta. Tempo a disposizione: 7 giorni, perfetti per iniziare a conoscere questa terra meravigliosa. Ecco i miei consigli di viaggio e i luoghi da non perdere secondo me!
Prima tappa: Kandy, Ella e le piantagioni di tè
Dopo un viaggio addolcito da un layover di 7 ore ad Abu Dhabi (durante le quali non è mancato un tuffo nelle calde acque degli Emirati Arabi) e un upgrade completamente inaspettato da parte di Etihad Airways, arriviamo a Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Premetto che per me il viaggio perfetto deve avere una combinazione variabile ma equilibrata di: avventura, backpacking, completo relax e magari qualche coccola in luoghi da sogno. I miei obiettivi? Paesaggi mozzafiato, esperienze inaspettate, relax, sole, mare, natura e… buon cibo! 😉 Non avendo tappe già fissate ma solo una bozza di itinerario (Colombo, Kandy, Ella, Tangalle, Bentota.. quest’ultima che salteremo a causa di un colpo di fulmine per il lago Koggala) e coscienti di aver solo sei notti, ci concediamo un lusso che consiglio a tutti coloro che hanno poco tempo e molta voglia di godersi il posto il più possibile: un driver che dall’aeroporto ci porta a Kandy, storica cittadina dell’entroterra, e che rimarrà con noi per tutta la settimana, una fonte inesauribile di consigli e la perfetta soluzione per ottimizzare i tempi.
Arrivati a Kandy a notte fonda dormiamo in un bed and breakfast e ci svegliamo all’alba per visitare il tempio sacro che si affaccia su un romantico laghetto ed è circondato da una moltitudine di venditori di coloratissimi e bellissimi fiori che i fedeli portano in offerta. Poche ore ed è già tempo di muoversi alla volta di Nuwara dove puntiamo di prendere il treno delle 12.43. Il tragitto ferroviario tra Kandy ed Ella è considerato infatti uno dei più suggestivi al mondo e noi vogliamo sperimentarne almeno un tratto. In terza classe, seduti insieme a famiglie e gruppi di abitanti delle cittadine limitrofe, ammiriamo per tutte le tre ore di viaggio i panorami mozzafiato e non riusciamo proprio a star seduti: continuiamo ad affacciarci al finestrino e alle porte che rimangono rigorosamente aperte per tutto il tragitto svelando scorci mozzafiato tra stazioni ferroviarie coloniali, piantagioni di tè e fiori di mille colori.
Nel pomeriggio arriviamo a Ella dove soggiorniamo presso un altro bed and breakfast (o meglio una baita in legno dato l’aspetto molto rurale e il bagno primitivo: pensate che per lavarci abbiamo usato… due bottiglie d’acqua!) con vista sulle infinite vallate della regione. La colazione a strapiombo sulle montagne è davvero magica e vale la scomodità. Visitiamo il centro di Ella per cena ma decidiamo di non fermarci più a lungo essendo più che altro una destinazione per trekking lovers: non esattamente l’obiettivo della mia vacanza dato che la zona dove sono nato abbonda di valli e montagne e quindi ho spesso occasione di fare passeggiate meravigliose.
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Safari and Tangalle
Da Ella dunque ci dirigiamo verso il parco naturale Udawalawa dove, con l’aiuto del nostro driver/factotum, organizziamo un safari (chiamiamolo così anche se in realtà vediamo solo bufali, elefanti e qualche uccello colorato qua e là) che anche senza tigri e leoni ci appassiona lasciandoci bellissimi ricordi. Da qui il nostro viaggio prende una piega decisamente più rilassante…d’altronde è una vacanza e dobbiamo tornare riposati! Puntiamo quindi diretti verso Villa Maya, a Tangalle, una vecchia magione dal sapore coloniale con pochissime camere e e suites, tutte a bordo piscina. Per dirla con una frase: un paradiso tra i campi di riso. Ci lasciamo sedurre dalla cucina tipica dell’hotel e finalmente trascorriamo un po’ di ore di totale relax e sole. Se decidete di metterla in programma, non potete non fare un tuffo in mare nel tardo pomeriggio dalla spiaggia di Tangalle, dalla quale si gode di un romanticissimo tramonto, da gustarsi seduti sulla sabbia sorseggiando una birra ghiacciata.
Koggala Lake
Da Tangalle, seguiamo tutta la costa meridionale e ci fermiamo per qualche ora nella spiaggia di Mirissa, giusto il tempo di godersi qualche ora di sole e un pranzo sulla riva per poi ripartire verso il lago Koggala, che ci conquista. Dopo un breve tragitto nella fitta giungla arriviamo al Kahanda Kanda, splendido boutique hotel dal sapore etnico e con una vista mozzafiato sull’infinita distesa di palme che circonda il lago. Soggiorniamo in una delle sei mini-ville che compongono la struttura: tutte diverse tra di loro e arredate con cura e originalità, con forti richiami ai secoli passati dell’era coloniale britannica. La chicca: una piscina a sfioro che dà su una vallata di palme, da dove si intravede il lago e dove il sole cala verso le sette di sera. Approfittiamo dell’impeccabile servizio dell’hotel, ma usciamo spesso a fare jogging e trekking addentrandoci nei villaggi vicini e costeggiando il lago. Solo dopo un paio di gite scopriamo che è popolato anche di coccodrilli…che però paiono non attaccare l’uomo… “di solito”. Scherzi a parte, ci tranquillizzano dicendo che le autorità locali non li ritengono un reale pericolo e continuiamo a frequentare il lago per le nostre escursioni.
Dopo tre giornate non vogliamo abbandonare la zona e, visto che le spiagge non ci sembrano tra le più cristalline, consideriamo di fermarci ancora qui, dato che per noi è uno dei luoghi più affascinanti della costa meridionale. Scopriamo un’altra chicca che non potevamo farci sfuggire, il Tri Lanka, un nuovissimo hotel appena inaugurato che si affaccia sulle rive del lago. Un capolavoro geometrico di bellezza, sostenibilità e integrazione con l’ambiente, che ci seduce con piatti impeccabili preparati con ingredienti freschi e organici, che mixano i sapori dello Sri Lanka con i trend della cuisine più internazionale. Ascoltate il nostro consiglio: merita una visita, anche solo per una cena. Qui, lo stile minimal e eco-friendly ci regala pace e serenità, insieme alle dolci onde del lago che si infrangono sulle vicine sponde. Visitiamo la vicina isola Cinnamon, dove da secoli due famiglie coltivano piante di cannella e rivendono i prodotti che vengono poi distribuiti un po’ in tutto il mondo. Qui, al Tri Lanka, il nostro momento preferito è essere svegliati all’alba dai raggi del sole che baciano il lago. Imperdibile. Saremo di ritorno ben presto.