Perché questa stagione dovremmo imparare a esagerare

Siate minimal. Less is more. Lo chic è essenziale, non vuole orpelli. Il little black dress e niente di più. Ce lo ripetono da stagioni, da anni, che dobbiamo essere pacate, sedurre con lo sguardo, esibire silhouette fluide ma solo accennate, scegliere con cura pochi accessori che colpiscano. Rispettare le proporzioni, scegliere la taglia giusta, non mischiare troppi colori. Ci hanno detto che le scollature sono volgari, che la coda bassa è l’apoteosi dell’eleganza, che è meglio non sorridere troppo in foto: perché si viene meglio, dicono. Il risultato nel seguire tutte queste regole non scritte è senza dubbio molto chic. Esteticamente meravigliosamente perfetto. Ma siamo sicure che ci rappresenti davvero?

Guardate nel vostro armadio: quanto nero c’è? Non c’è bisogno che rispondiate, sappiamo già la risposta: più del 50% di quello che possedete, perlomeno per il guardaroba invernale. Certo, il nero è un colore meraviglioso. Come diceva Yohji Yamamoto «Black is modest and arrogant at the same time. Black is lazy and easy, but mysterious. But above all black says this: I don’t bother you, you don’t bother me». Insomma il nero è uno state of mind, ma a volte diventa anche un alibi per non azzardare altro, una sorta di copertina di Linus in cui rifugiarci quando siamo tristi e che poi diventa il nostro feticcio di tutti giorni che siamo incapaci di abbandonare. Siamo abituati ad andare sul sicuro, a non rischiare, a non discostarci troppo dall’ordinario per non essere giudicati. E uscire dalla nostra comfort zone è come accettare l’invito di quel ragazzo molto carino che sembra interessato a noi ma che tutti dipingono come un donnaiolo. Ci domandiamo: e se poi mi spezza il cuore? Che potremmo essere noi a spezzalo a lui non lo prendiamo nemmeno in considerazione. E usciamo con quello che va beh, è un po’ noioso, ma molto gentile.

E invece dovremmo imparare a osare. A mischiare i colori, a indossare orecchini appariscenti, ad accorciare l’orlo della gonna. A mettere quel chiodo oversize che ci piace tanto anche se il nostro fidanzato ci ha detto che dovremmo mettere cose più aderenti perché sono più femminili, a comprarci quelle scarpe con i cristalli che metteremo tre volte perché magari invece le metteremo decine, centinaia, perché diventeranno le nostre preferite della scarpiera. A fregarsene di quelli che ci dicono che dovremmo mettere un po’ di colore invece che il solito nero, se è davvero quello che ci piace indossare (perché sì, esistono anche persone per cui non è un alibi). Perché ce lo meritiamo, perché siamo anche un po’ stufe di stare alle regole degli altri, perché in fondo, se non ora, quando?

Sì perché questa è la stagione in cui esagerare è d’obbligo, anzi è una tendenza. Guardate le passerelle: i capospalla must have di stagione sono oversized e Vetements – che è uno dei brand ritenuti più cool in circolazione – di questa rivoluzione XXL è il portavoce da diverse stagioni; gli orecchini sono così grandi che sono al limite del portabile (vedi alla voce Del Pozo); l’accumulo di citazioni, patches e ricami sono alcuni degli elementi che hanno portato al successo il Gucci di Alessandro Michele e il capo più instagrammato delle collezioni Autunno Inverno 2016-2017 è un gigantesco cuore in pelliccia rosso con cui Hedi Slimane ha firmato la sua uscita da Saint Laurent.

Dateci retta: il tempo dell’understatement è finito. È arrivato il momento di esagerare. O quantomeno, di metterci quel cavolo che ci pare. Che, se ci pensiamo, è l’unica regola sensata da seguire. Magari non per essere più stilosi, ma sicuramente più felici.