Qualche giorno fa l’Unione Europea ha lanciato un divieto che farà brillare di gioia gli amanti dell’ambiente, meno gli appassionati di beauty – che se ne faranno una ragione. Parliamo del divieto dei glitter da parte dell’UE, una decisione che farà parte di un’intensa strategia per ridurre del 30% l’inquinamento da microplastica nei Paesi membri. Ma cosa comporta realmente questo “Glitter-Ban“?
La fine del glitter
Questi piccoli frammenti scintillanti, spesso costituiti da un mix di alluminio e plastica, sono una delle principali fonti di inquinamento da microplastica. Le microplastiche, ovvero quelle particelle di plastica più piccole di cinque millimetri, si trovano in moltissimi prodotti cosmetici, detergenti per il viso, dentifrici e molto altro.
Non tutti i brillantini saranno vietati
Ma attenzione, non tutti i brillantini sono nel mirino di questo divieto. I brillantini biodegradabili sono ancora ammessi. Tuttavia, l’uso di brillantini, siano essi di plastica o biodegradabili, nei cosmetici, nei prodotti per le unghie e in tutti gli altri articoli per la cura personale sarà comunque limitato nei prossimi anni. Questo significa che ci saranno alternative più sostenibili per coloro che amano quell’irresistibile touch of shine.
Un passo avanti verso un futuro più ‘pulito’
In Europa, si stima che tra 52.000 e 184.000 tonnellate di granuli di plastica, simili a lenticchie, vengano rilasciate nell’ambiente ogni anno. Questi granuli di plastica vengono poi fusi per creare vari prodotti. La Commissione Europea propone misure per prevenire la dispersione accidentale di questi granuli, inclusa la certificazione delle aziende per la prevenzione delle dispersioni. Così, questo “Glitter-Ban” sembrerebbe essere un passo avanti nella lotta contro l’inquinamento.
“In un mondo sempre più attento all’ambiente, il “Glitter-Ban” ci ricorda che anche i piccoli cambiamenti possono avere un grande impatto. Quindi, mentre diciamo addio ai nostri amati brillantini, diamo il benvenuto a un futuro più luminoso e sostenibile”.