Fashion - September 29, 2020

Dior SS 2021 Show

I Jardin des Tuileries si sono trasformati nella “cattedrale della poesia” oggi per la sfilata SS 2021 di Dior. Un tentativo perfettamente riuscito di affacciarsi a un futuro nuovo, un tentativo, da parte della moda, di dare una risposta ai cambiamenti di un tempo incerto che ha ribaltato tutte le regole del gioco senza preavviso. Maria Grazia Chiuri, creative director della maison Dior, è reazionaria nel DNA, cavalca i tempi come in pochi sanno fare e riesce sempre, soggettività a parte, a non deludere le aspettative. 

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Take a closer look at the spectacular show space for the unveiling of the #DiorSS21 collection by @MariaGraziaChiuri today. In an ambiance simultaneously sacred and profane, ‘Vetrata di poesia visiva’, a long-gestating work by Florence-based visual artist Lucia Marcucci, spreads across the walls as 18 backlit acrylic ‘windows’, each 7m high. Recalling the colorful stained glass of gothic cathedrals, each is filled with the artist’s ‘visual poetry’, a signature style fusing found imagery from mass media and advertising with text in the form of aesthetically arresting and contemplative collages. The effect was further enhanced during the show with the stirring performance of ‘Sangu di Rosa’, a choral work by @Lucia.Ronchetti sung by @Sequenza93. Go to Instagram Stories to relive the show. © Photo: @AdrienDirand

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Per questa stagione Maria Grazia Chiuri ha percorso ancora una volta il fil rouge del femminismo, lasciandosi ispirare però dall’arte del collage di Lucia Marcucci. L’artista ha anticipato lo show creando un dialogo con il pubblico fatto di parole e immagini intrecciate l’una all’altra, tessendo un inno accattivante al potere del pensiero femminile. Diretto dalla regista italiana Alina Marazzi, il corto intitolato “To Cut Is to Think” anticipa quelli che saranno i nuovi valori di un Dior post pandemia che ha scelto di puntare tutto su capi longevi che durano nel tempo, di eliminare tutto ciò che è superfluo mettendo in passerella qualcosa di assolutamente mettibile e di altissima qualità. 

Lucia Marcucci ha dato vita così ai rosoni della cattedrale della poesia, chiamata appunto “vetrata di poesia visiva” sulle note dell’opera corale Sangu di Rosa di Lucia Ronchetti. Un altro inno a un heritage tutto italiano in una maison francese, come era stato quello dello show Cruise 2021 a Lecce. 
A sfilare assieme ad accostamenti insoliti e nuovi, i capi d’archivio che hanno scritto la storia di Dior. La Bar Jacket è una grande protagonista su gonne a ruota e pantaloni dal taglio maschile, dotata questa volta di lacci che la rendono incredibilmente versatile e adatta alle più svariate esigenze di stile. Lo chemisier viene ancora una volta celebrato diventando la quintessenza del comfort e compiendo una metamorfosi che lo trasforma da camicia a tunica ad abito. I capispalla sono over dalla forma a kimono e tessuto jacquard per le versioni da sera, in panno e lana per i look da tutti i giorni. 

Tutti i look celebrano la libertà di apparire ed essere esattamente la donna che si vuole, più castigata se necessario o attraente e quasi divinizzata quando lo si desidera. Accanto a chemisier e capi-spalla sfilano infatti set coordinati di shorts a vita alta e crop top con scollo a cuore ma anche iconici long dress in mussoline di seta.  La palette di colori punta tutto sui neutri e i toni del deserto; fa del mattone, verde khaki e ottanio le nuance irrinunciabili di tutti i capi. Accanto a inediti disegni paisley, i ricami e i pizzi, artigianali e realizzati alla perfezione, sono il vero tratto distintivo di una collezione che in poche ore ha già iniziato a dettare i codici stilistici di tendenza della prossima SS 2021

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