La settimana della moda londinese ha avuto inizio la scorsa settimana, quando moltissimi volti del fashion system britannico hanno partecipato ad una celebrazione interamente dedicata alla visionaria Vivienne Westwood, fondatrice dell’omonima Maison di moda. Hanno preso parte a questo evento personaggi del calibro di Kate Moss, Victoria Beckham, Marc Jacobs ed Elle Fanning. In questa occasione tutti hanno potuto riflettere su quanto importante sia l’eredità lasciata a tutti noi da questa amatissima designer.
Di qui è ufficialmente iniziata la London Fashion Week. And Just Like That… un susseguirsi di sfilate da Eudon Choi a David Koma, passando per Simone Rocha e JW Anderson.
Tra tutti però, Jonathan Anderson ha raccontato la sua collezione Fall/Winter 2023 facendo riferimento ad elementi di design provenienti dai suoi archivi, partendo dal suo eroe Michael Clark, il noto ballerino scozzese che nel corso degli Anni ’80 si esibiva con innovative performance di rottura.
Oggi invece, tutti gli occhi sembrano essere puntati sulla collezione di debutto di Daniel Lee – ex direttore creativo di Bottega Veneta – da Burberry. Sappiamo pochissimo su questo nuovo inizio, iniziato con il cambio di logo di qualche giorno fa. En effet, sull’account Instagram della casa di moda britannica abbiamo potuto notare un nuovo logo e qualche anticipazione della prima campagna della linea Burberry Prorsum.
Adesso non ci resta altro che aspettare la fine di questa giornata per poter commentare i look della prima passerella di Lee per Burberry.
UNA GALLERY DEI MIGLIORI LOOK DEI PRIMI GIORNI DI LONDON FASHION WEEK
Abbiamo scelto di racchiudere in una delle nostre gallery alcuni tra i best look di questi primi due giorni di sfilate. La prossima collezione Autunno/Inverno sembra già volersi raccontare, per ossimoro, come la stagione dei fiori. Difatti, sono moltissime le sfilate in cui questo elemento della natura continua ad emergere. È successo soprattutto durante lo show di Richard Quinn, ambientato al Seymour Leisure Centre di West London, in una sala vittoriana letteralmente ricoperta da fiori.
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