Secondo giorno di fashion week e altre novità in arrivo. É la volta di Prada e Max Mara che, icone del ready-to-wear milanese non hanno di certo deluso i propri fedeli. Per Max Mara questa è una fashion week più sentita del solito, e nonostante le restrizioni che l’hanno voluta digitale, la celebrazione è stata degna del suo settantesimo anniversario! L’approccio del brand che ha lanciato il teddy coat è senza dubbio una rivisitazione dei codici che lo hanno reso celebre; i capi più iconici sfilano marchiati da un’indimenticabile 1951 impresso in stile retrò su capispalla e pullover. Prada invece prende il presente di petto e mescola i linguaggi di Miuccia e Raf Simons in un’ottica ancora nuova e sorprendente.
MAX MARA FW 21/22
Stile britannico e attitude milanese si fondono nei capi che vestono la donna Max Mara per il prossimo Autunno/Inverno. Come una regina, che incarna perfettamente i codici stilistici della monarchia inglese, la musa Max Mara sfila indossando i capi della cosiddetta Anniversary Collection, dal sapore autentico e a tratti incredibilmente eccentrico. Catturano lo sguardo i nuovi bomber oversize e le giacche “thornproof” in alpaca morbidissima e tasche utility, nei toni iconici del cammello, nero e la new entry in verde oliva. Abbinati ai capispalla ci sono kilt, da indossare con calze spesse e scarpe stringate, maglioni oversize, pencil skirt con frange e mantelle. Impeccabili i tailleur in tattersall a scacchi, i tartan grafici, le toppe in velluto e gli eleganti jabot in organza. Tra i pattern inediti c’è sicuramente il tartan, tipicamente scozzese, ingentilito dagli accessori come i foulard che avvolgono delicatamente il capo, così come Lady Diana avrebbe fatto.
PRADA FW 21/22
la libertà del corpo e la sua energia, sono per Prada le fonti di ispirazione di questa nuova collezione Autunno/Inverno. Lo stile in generale gioca con forme aderenti ma incredibilmente confortevoli, che seguono sinuosamente la silhouette del corpo garantendone il movimento. Sono protagonisti i “long johns” aderenti e in maglia jacquard che sostituiscono la pelle nuda. Gli abiti sono animati da pieghe e arricciature, mentre i tailleur sartoriali si destrutturano lasciando intravedere il corpo, senza più vincoli. La funzionalità e il pragmatismo sono i vademecum della proposta Prada, che abbandona l’ovvio e il consueto, trasformando i suoi linguaggi essenziali. Gli abiti da sera diventano pratiche tute e i cappotti sartoriali si vestono di colori vivaci, paillettes e inserti in faux fur. La palette di colori si distacca da quella che tipicamente si sta osservando per la prossima stagione, abbandona i beige per omaggiare i colori iconici della maison come il nero, il giallo e il viola. Un nuovo comfort fatto di materiali come il re-nylon, simbolo di Prada, e il Jacquard in una nuova simbiosi che invoca protezione e grazia.