Si conclude oggi la New York Fashion Week più attesa degli ultimi anni. Il motivo? La settimana della moda nella grande mela quest’anno, prima di ogni altro, ha visto un grande trend affermarsi: il cambiamento. Cambiamento sicuramente non inatteso da quando Tom Ford, presidente dallo scorso giugno del Council of Fashion Designers of America al posto dell’iconica Diane Von Furstenberg, aveva promesso alla fashion week un volto nuovo.
Iniziamo col dire che i suoi tempi si sono accorciati; seguendo i nuovi standard della fashion scene che vogliono le fashion week più corte e il mood gender-fluid, quella di New York è stata la prima settimana della moda a durare nemmeno 6 giorni, precisamente dal 6 al 11 Settembre. Il calendario è stato quindi ridotto e sono stati meno i brand a sfilare, dando rilevanza davvero forse per la prima volta dopo tanto tempo, al lato più americano del fashion. Tra i grandi nomi presenti l’immancabile Ralph Lauren che ha sfilato con la sua collezione see-now-buy-now il 7 settembre, Tommy Hilfiger ancora in accoppiata vincente con Zendaya, Proenza Schouler, ovviamente Tom Ford e a chiudere in grande stile Marc Jacobs.
Se volessimo tirare le somme generali di quello che, nello specifico, sono state le grandi tendenze presentate a New York, potremmo iniziare col dire che l’influenza scandinava si è fatta decisamente sentire. I look sofisticati avvistati nello street-style di città come Copenaghen e Oslo li abbiamo ritrovati in versione yankee, così come la ricerca dei materiali e le palette di colore. Per quanto riguarda il mood, la prossima estate, respirerà un’aria decisamente ‘80s facendo trionfare la femminilità di altri tempi: spalline squadrate e over ma anche abiti con ruches e scamiciati. Una femminilità forte però, non quella timida degli anni ’50, il mood è prevalentemente rock e a tratti spudorato, che non ostenta ma nemmeno nasconde.
Volete scoprire nello specifico cosa sarà più di tendenza la prossima Primavera/Estate 2020? Stay tuned!