Lifestyle , Travel guides - February 5, 2016

48 ore a Innsbruck: guida di viaggio + il nostro reportage fotografico

In inverno risulta sempre un po’ complicato scegliere una meta dove trascorrere un po’ di tempo libero, vuoi perché si tende a essere più pigri, vuoi perché c’è chi il freddo lo considera quasi come un nemico. Bene, questo non è stato il nostro caso dato che nonostante il freddo ci siamo completamente innamorati di Innsbruck, la ridente cittadina austriaca capitale del Tirolo dove abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere un paio di giorni tra neve e cibo caratteristico grazie a Burton che lì ha deciso di festeggiare i suoi primi 40 anni. Andateci: non ve ne pentirete! Ecco la nostra guida per 48 ore di puro divertimento.





















Day 1. Cosa può esserci in una città relativamente piccola nel cuore del Tirolo austriaco? Molto, e tutto facilmente raggiungibile a piedi perché il centro è minuscolo. Questi sono i posti che secondo noi non potete perdervi.

Stadtturm (Herzog-Friedrich-Strasse). La torre civica in stile gotico, simbolo indiscusso di Innsbruck. Oltre alla facciata che ha mantenuto chiaramente l’aspetto originario del 1400, bisogna assolutamente salire gli scalini all’interno e arrivare al punto più alto. Godrete di un paesaggio davvero magnifico.

Tettuccio d’Oro. Proprio nella stessa via dello Stadtturm si trova questo altro simbolo indiscusso della capitale tirolese. Resterete colpiti dalla grande armonia di oro, rame e bellissimi affreschi del 1400, molto ben conservati sulla facciata.

L’Aquila d’Oro. Sempre nella stessa via potrete pranzare al tavolo dove hanno mangiato personaggi del calibro di Goethe e Mozart. Questa infatti è locanda più antica di tutta l’Austria! Chissà se proprio qui questi artisti hanno trovato ispirazione per qualcuna delle loro opere?

Fiume Inn. Se vi addentrate ancora un po’ tra le vie di questo piccolo e grazioso centro, vi troverete tutt’a un tratto davanti  al magico fiume Inn (che praticamente dà il nome anche alla città: Inn e bruck, ovvero ponte sull’Inn). Lo scenario che vi si presenterà davanti è quello classico e armonioso dei paesaggi di montagna, dove il fiume scorre fluido, impreziosito dalle neve dei giorni precedenti e dalla case colorate tutte in maniera diversa. Ma perché tutti questi colori? Non certo per decisioni architettoniche studiate a tavolino, ma (come ci ha spiegato un anziano del posto) per opera delle donne del luogo, che avevano colorato le proprie abitazioni, affinché i loro mariti trovassero la casa giusta quando tornavano a casa, completamente ubriachi. Che storia!

Maria-Theresien-Strasse. Non potete non fare una passeggiata lungo questa via, dove ad ogni angolo trovate un monumento degno di nota. Alcuni tra tutti: l’Arco di Trionfo, la Annesaule (la colonna di S.Anna) e anche il caratteristico Mercato Coperto, con prodotti della tradizione austriaca e non solo.

Tutto questo potete tranquillamente visitarlo con calma in una giornata. Dopo però, la stanchezza si farà sentire e anche il vostro stomaco! Vi verrà voglia di addentare qualcosa di buono, tradizionale e caratteristico. Noi vi consigliamo di spostarvi a Tulfes per cena, a circa venti minuti di macchina da Innsbruck. Lì infatti si trova il ristorante Tuxerbauer, che vi accoglierà con dell’ottimo vin brulé per scaldarvi. All’interno troverete un tripudio di bontà: carni di ogni genere (siamo in montagna d’altronde!) ma anche verdure e formaggi della zona. A rendere tutto ancora più “austriaco” una simpatica band che suona e canta canzoni folcloristiche. Davvero una bella atmosfera! 🙂

Day 2. Fare un viaggio a Innsbruck in inverno non significa solo godere delle meraviglie del posto ma anche avere la possibilità di fare sport sulla neve. Poco lontano dalla città infatti si trovano luoghi perfetti per sciare e fare snowboard come Kühtai, a pressapoco 40 minuti di macchina da Innsbruck, dove noi ci siamo cimentati per la prima volta con la tavola. Grazie a Burton, che ci ha fornito tutta l’attrezzatura e soprattutto ci ha messo a disposizione due istruttori moooolto pazienti, abbiamo cercato di stare in equilibrio il più possibile e di affrontare le discese più semplici e poi quelle più ripide e lunghe. Le cadute sono tante ma con la voglia di riprovarci ancora e ancora, i capitomboli diminuiscono. E poi con il pranzo torna anche l’energia: noi vi consigliamo di mangiare in una delle tante baite vicino alle piste, dove troverete specialità come il Goulash e i canederli. E per i più golosi, dolci da acquolina come le mousse di cioccolato e la famosa Sacher Torte. Dopo un pranzo così dovrete impegnarvi sulla tavola un bel po’ per smaltire, ma ne vale la pena. Non vediamo l’ora di tornare a Innsbruck e di cimentarci di nuovo con la tavola!

Foto di Vincenzo Malinconico e Carlos Blanchard

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