A volte non serve avere esperienze particolari per essere un modello di vita, bisogna soltanto essere se stessi per ispirare le persone. È il caso della nostra WCW della settimana, Arvida Byström, una ragazza svedese di 26 anni che ha suscitato non poche polemiche per la sua campagna pubblicitaria per Adidas, in cui ha posato al naturale, senza essersi depilata. Ecco 5 cose da sapere su di lei.
1. Artista a 360°
Arvida è una modella e scrittrice, un’appassionata di fotografia e pure una musicista. Alcune sue fotografie sono apparse in editoriali di testate internazionali e lei ha collaborato alla creazione di libri iconici per chi ama la moda anticonformista. Da segnalare vi indichiamo Babe- un libro di fotografie che Arvida ha curato assieme a Petra Collins, e soprattutto Pics or It Didn’t Happen: Images Banned From Instagram, un libro fotografico in cui compaiono immagini provocatorie e censurate da Instagram selezionate proprio dalla nostra WCW.
2. La sua fissazione? La frutta! Non sollo da mangiare…
Che Arvida fosse una ragazza “genuinamente” non normale lo avevamo capito già tutti, ma il fatto che abbia un’ossessione per la frutta a tratti ci fa ridere e a tratti ci fa ammirare il suo ingegno. La Byström usa la frutta, soprattutto le ciliege e le pesche, per la sua arte… Qualche esempio? Ama vestirle di lingerie…Pensate che una volta ha anche fatto un video live in cui con il solo uso della lingua riusciva a intrecciare i piccioli delle ciliege. Alcuni la chiamano pazzia. noi invece ci vediamo dell’arte!
3. Attivista 2.0
Una cosa è importante sottolineare e rimarcare se parliamo di Arvida: mai mettere in dubbio il suo pensiero femminista! Anche se a volte il suo essere così estremista nelle proprie idee l’ha portato ad avere non poche critiche. Volete un esempio? Arvida ha partecipato a diversi progetti e iniziative particolari, ma quella che spicca di più è una performance riguardante la monogamia in cui faceva sesso con un collega davanti ad una telecamera! Per la serie… la Byström non le manda a dire… ma le filma!
4. Chiunque può essere femminile
La voglia di dire le cose come stanno per Arvida è una costate che si è ripetuta anche con lo spot di Adidas di cui era protagonista, e che ha letteralmente infiammato il mondo del web. Qual era la pietra dello scandalo? Il fatto di non aver fatto la ceretta e quindi essersi fatta riprendere con i peli sia alle ascelle che alle gambe. La giovane artista lo ha fatto per riscoprire la propria libertà di non seguire gli standard di bellezza imposti dalla società, perché, come tende a precisare, “chiunque può essere femminile”, un concetto che riprende anche il tema sul gender… Un applauso ad Adidas che ha accolto l’idea in modo entusiasta!
5. Il male di questa società: il cyberbullismo
È chiaro che con un video come quello della campagna di Adidas l’intento fosse provocare una discussione, ma le cose sono arrivate a un livello di odio davvero preoccupante: qualcuno è arrivato a minacciare di morte Arvida, il che è davvero inaccettabile. Se alcune persone sono rimaste affascinate da questo nuovo modo di comunicare, altre hanno adottato la violenza e le offese attraverso i social. Per fortuna Arvida non ha solo un’anima d’artista ma ha anche una grande forza interiore ed è riuscita a superare alla grande queste prepotenze. Noi siamo contro qualsiasi forma di bullismo e la eleggiamo nostra crush della settimana per dimostrarle la nostra solidarietà!