Immaginatevi di attraversare l’Oceano e di ritrovarvi in un luogo pieno di verde, ricco di fascino che arriva da un passato lontano ma anche intriso di un’eleganza moderna che conquista al primo sguardo. Eppure non serve prendere un aereo per andare alla scoperta di questo posto meraviglioso: basta varcare la porta di Saigon, nuovo ristorante vietnamita a Milano, aperto da un mese ma già un punto di riferimento per la cucina orientale in città grazie alla location curata nei minimi dettagli, al servizio impeccabile e ovviamente a una cucina di alto livello che riesce nell’impresa di conquistare anche i palati più affezionati ai gusti europei grazie alle rivisitazioni di piatti della cucina tipica che rendono accessibili anche le specialità più difficili della cucina vietnamita.
Potevamo non provarlo per voi? Ovviamente no: il nostro è un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo! Quindi abbiamo prenotato un tavolo per tre e ci siamo fatti consigliare dallo staff per degustare un menu il più vario possibile e capire se tutti e tre saremmo usciti soddisfatti.
Abbiamo iniziato concedendoci un drink: il ristorante infatti è anche un cocktail bar, aperto per il pre e dopo cena, e accanto ai grandi classici ha anche una lista di 6 signature cocktails ispirati al Vietnam. Ritagliarsi un quarto d’ora per sorseggiarne uno (noi abbiamo scelto Earl Gray Martini, Camèlie e Zen: ci hanno conquistato tutti e tre in modo diverso, a partire dalla presentazione e dai bicchieri) seduti al bancone su uno degli sgabelli alti in velluto rosso vi fa sentire dentro a un romanzo di Marguerite Duras ed è il modo più bello di preparavi alla cena che vi aspetta.
Una volta seduti a tavola, circondati dalle alte foglie delle Kentie e avvolti in un’atmosfera soffusa grazie alle luci basse e caldo che creano la situazione perfetta per una cena intima, il nostro consiglio è quello di lasciarvi guidare dai ragazzi di sala, che vi consiglieranno i piatti perfetti per voi e l’abbinamento giusto con il vino (o con i cocktail: sono perfetti anche per pasteggiare!). Noi abbiamo scelto di assaggiare molti antipasti in condivisione, e siamo rimasti deliziati dall’armonia dei sapori dei piatti e delle salse che li accompagnano (i goi cuon con la salsa di fagioli di soia e i chao tom – gamberi avvolti nella canna da zucchero – con salsa alle prugne sono le nostre nuove ossessioni!) e dalla naturalezza di come sapori che non fanno parte della nostra cultura ci possano essere così familiari, cucinati nel mondo giusto.
Prima di alzarvi, fate un salto di sopra con la scusa di lavarvi le mani e andate in bagno, un angolo meraviglioso del locale, interamente tappezzato di carta da parati a fiori. Per un attimo dimenticherete di essere a Milano.