Tutti ne parlano e tutti, nessuno escluso, hanno ammesso di averla amata: Squid Game è davvero la serie rivelazione di questo Autunno. Coreana, cruenta, contorta, catartica e per niente politically correct, Squid Game ha tenuto milioni di spettatori incollati allo schermo per fare binge watching di nove incredibili episodi.
Diretta dall’enigmatico Hwang Dong-hyuk, La trama, basata su un racconto, si spera, inventato, prende avvio in Corea del Sud. Narra la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un mortale gioco di sopravvivenza che ha in palio 45.600.000.000 Won. Fino a qui sembra di trovarsi di fronte alla classica serie coreana in cui giochi di sopravvivenza, eseguiti solitamente da partecipanti bizzarri e un po’ goffi, conferiscono premi miliardari, ma Squid Game non è così.
In Squid Game l’aspetto catartico della trama è fondamentale: tutti i giocatori, scelgono di partecipare ai giochi per darsi l’opportunità di una vita migliore. In comune i partecipanti hanno infatti storie di guai con la giustizia, debiti, vicende famigliari drammatiche e povertà estrema che li porta tutti a non avere più nulla da perdere, se non tentare il tutto per tutto in quella che si rivelerà essere una trappola mortale. Con un po’ di incoscienza infatti, 456 partecipanti accettano di essere narcotizzati e portati su un isola dove parteciperanno a 6 giochi in cui solo uno arriverà (vivo) al montepremi finale. A proposito di giochi, Squid Game prende il nome dal gioco più amato dai bambini coreani e che crea, già dal titolo un rimando continuo al mondo fanciullesco, riproducendo attività tipiche dell’infanzia trasformate in sfide dal sapore decisamente splatter.
Squid Game racconta uno spaccato della Corea del Sud, in modo nuovo e ammaliante, accostando immagini di morte a note di musica classica, nello stile un po’ anni ’90 di Arancia Meccanica. I tempi del racconto sono alternatiti e a ritmo incostante, si passa da racconti lenti e profondi a momenti in cui la trama viene ribaltata nel giro di pochissimi minuti, mantenendo sempre alta l’attenzione dello spettatore.
A emergere in Squid Game sono le differenze sociali di un mondo, quello orientale, che si scontra con la potenza e la ricchezza di quello occidentale, regalando un racconto che fa passare il suo aspetto più cruento e violento in secondo piano per preferire quello più enigmatico e verosimile.