Ci si può abituare alla bellezza? Ogni volta penso di sì, ma poi quando torno a Venezia, esco dalla stazione e la laguna mi travolge con il suo splendore, capisco che no: a volte è impossibile. O, almeno, difficilissimo. Non tornavo a Venezia da anni, e stavolta se sono qui devo ringraziare Louis Vuitton, che ci ha invitati al vernissage della mostra FONDATION LOUIS VUITTON BUILDING IN PARIS BY FRANK GEHRY CON L’INTERVENTO DI DANIEL BUREN, in programma fino al 26 novembre all’Espace Louis Vuitton di Calle del Ridotto, situato all’ultimo piano della boutique. Una mostra che ripercorre il percorso creativo, sia in termini di idee che di progettazione, che ha dato vita alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, l’incredibile edificio disegnato da Frank Gehry che abbiamo avuto modo di visitare lo scorso ottobre subito dopo la sfilata della collezione Primavera Estate 2016. Un luogo che gioca tra esterno e interno attraverso una disposizione estremamente originale degli spazi e dei materiali, e che è stupefacente sia dall’esterno con le sue grandi vele trasparenti, sia dall’interno, un labirinto in cui perdersi tra sale costellate di opere d’arte, giardini e terrazze. E se il risultato finale è assolutamente straordinario, lo è anche il processo della sua ideazione e realizzazione, testimoniato appunto dalla mostra all’Espace di Venezia, che ne mostra ogni progresso: a partire dai disegni fino ai modellini, realizzati con tecniche digitali ma anche modificati a mano dal team di Gehry. Un percorso “consacrato” dall’opera site specific di Daniel Buren, che ha creato, per l’occasione, un’installazione di luce e colore (che fa eco al suo ultimo lavoro, Observatory of Light, svelato alla Fondation lo scorso maggio) che ricorda quasi le vetrate istoriate delle chiese e che regala un’aurea magica alla mostra, che invece ha un cuore più architettonico e tecnico.
E quale momento migliore per aprire questo cuore a Venezia se non nel momento in cui la città accoglie la Biennale di Architettura? Come ogni due anni infatti, in questo periodo c’è l’inaugurazione della mostra dedicata ai progetti architettonici più interessanti del mondo. Questa edizione, curata da Alejandro Aravena, è tutta centrata sulla sostenibilità ambientale e umana e noi abbiamo avuto la fantastica opportunità di visitarla (con una guida! Non è facile infatti orientarsi nel dedalo di sale e capire quello che ci si trova davanti…diciamo che l’architettura non è sempre molto intuitiva!) il giorno del suo vernissage. Qualche consiglio per chi non è un esperto ma vuole comunque provare l’esperienza dedicando qualche ora alla Biennale? Iniziate con il Padiglione Centrale, da visitare tutto per avere un’infarinatura generale e una panoramica sui progetti più rilevanti rispetto al tema dell’anno, e poi scegliete tre o quattro di quelli nazionali. Infine fate una passeggiata nei giardini: molto spesso i padiglioni sono estremamente belli a livello strutturale e vale la pena ammirarli anche solo dall’esterno!
Se poi volete regalarvi un’esperienza da cinque stelle concedetevi, come abbiamo fatto noi, un pranzo (oppure, se avete la possibilità di restare anche a dormire, una cena) sulla terrazza dell’Hotel Bauer, al Ristorante de Pisis: il menù è una delizia per il palato e la posizione lo è per gli occhi dato che si trova sul Canal Grande. Venezia, torneremo presto da te!