“Sì è piccola, ma con quel viso e quella grinta cercheranno di imitarla tutti a New York”
Bisogna avere fiuto per riconoscere una star e ancora di più bisogna averne quando tutto sembra remarti contro.
Quell’aria sbarazzina e i lunghi capelli biondi la dicevano lunga su quell’eccentrica ragazzina britannica che di lì a poco avrebbe sconvolto per sempre il panorama mondiale della moda. In un epoca in cui era la bellezza statuaria di Claudia Schiffer e Cindy Crawford a fare da padrona, Marky Mark responsabile negli anni ’90 della nuova campagna pubblicitaria di Calvin Klein, fiutò l’enorme potenziale di chi, dal centro suburbano di Londra, un giorno sarebbe diventata la super topmodel Kate Moss.
La campagna per Calvin fu solo l’inizio di una carriera che ha profondamente cambiato l’estetica del fashion del nuovo millennio. Gucci, Louis Vuitton, Burberry, Chanel e ancora Vogue, W, Elle, Harper’s Bazaar e Peter Lindbergh gridavano all’unisono un solo nome: Kate.
Nel 2007 raggiunge l’apice della sua carriera venendo definita da Forbes la modella di maggior successo al mondo.
Gambe kilometriche, viso scavato e sguardo penetrante diventano l’identikit perfetto di tutte quelle modelle che di lì a poco avrebbero avuto la Moss come icona di stile e bellezza. Oggi, all’età di 45 anni, Kate è una potente donna d’affari nonché stilista. Recruiter di quelli che saranno i nuovi volti del sistema moda ha aperto la Kate Moss Agency, per passare un testimone che di storia e carriera ne ha da vendere. E se è vero che “essere se stessi è un atto di ribellione” oggi più che mai non possiamo fare altro che unirci ai rivoltosi all’urlo di: Buon compleanno Kate!