People - September 21, 2020

TBS Meets…Fausto Puglisi

Avanguardista ma legato alle origini, esagerato ma inequivocabilmente di classe, iconico ma in continua evoluzione, Fausto Puglisi è il simbolo dirompente della moda italiana contemporanea. Nato in Sicilia, ma americano di adozione, ricorderete Fausto Puglisi per essere stato l’eccellente designer dietro i look “one of a kind” di alcune delle più grandi artiste di fama mondiale, giusto per citarne alcune: Jennifer Lopez, Madonna, Britney Spears e Kylie Minogue. Lo stile anti-convenzionale e sofisticato delle sue creazioni ha dato vita a un connubio perfettamente riuscito tra ciò che è heritage e innovazione allo stato puro, raggiungendo l’ obiettivo, forse per molti irraggiungibile, di mettere il proprio sé più vero al servizio di un prodotto per tutti. Creazioni, le sue, che sfogliandole come un libro raccontano una storia bellissima fatta di sartoria, ideali, prese di posizione coraggiose e tanta fame di rendere moderno un mondo ancora troppo da svecchiare. Abbiamo fatto due chiacchiere con Fausto per leggere almeno qualche pagina di questo libro, godetevi la nostra intervista:  

TBS: Prima di lanciare il tuo brand hai trascorso diversi anni in America ed oggi il tuo stile è il risultato di un connubio tra heritage italiana e cultura americana, come sei riuscito a mescolare questi due aspetti e in cosa sono presenti l’uno e l’altro? 

FAUSTO PUGLISI: Io credo che la moda italiana, almeno fino a poco tempo fa, sia sempre stata riconosciuta come massimo glamour. Da Gianni Versace a Gianfranco Ferrè, da Giorgio Armani stesso a Dolce e Gabbana, era tutto orientato ad iconizzare la donna e renderla assolutamente Glamour e bellissima, poi sono cambiati i tempi. Lo stile Americano è Hollywood, e gli Stati Uniti in generale, anche i luoghi più rurali che mi ispirano moltissimo come L’Arizona, sono tesi a esasperare e rendere tutto estremo nel bene e nel male. L’eccesso americano mi ha sempre affascinato, io dico sempre come disse una grande storica dell’arte, che l’arte non è per le persone per bene, per i benpensanti. Io continuo a pensare che la moda sia un messaggio artistico, dal quale poi si attinge per farne una interpretazione propria, è fondamentale che la moda continui ad essere entertainment ed evasione. L’Italia resta il ben fatto, la sartorialità e la cultura, gli Stati Uniti restano la follia. 

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TBS: Dopo aver collaborato al progetto Spiga 2 con Dolce & Gabbana hai deciso di lanciare il tuo brand, c’è stato qualcosa che ti ha fatto capire che era arrivato il momento giusto? 

FAUSTO PUGLISI: Quando vivevo negli States lavoravo soprattutto per progetti speciali dedicati a celebrities ed artisti, quando mi hanno esposto il progetto di Dolce & Gabbana, ai quali sarò per sempre riconoscente, ho capito che quei prodotti potevano essere desiderati dalle donne comuni e quindi venduti…ed è stato un boom. Anna Dello Russo disse: “Io voglio fare indigestione di questo Puglisi!” In quel momento ho capito che i miei prodotti potevano generare un business ed è stato un inizio fortissimo, una bomba che è esplosa. 

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TBS: Come definiresti il tuo stile e in cosa, se è accaduto, è cambiato rispetto agli inizi della tua carriera? 

FAUSTO PUGLISI: Cambiamo tutti nel corso delle nostre vite: cambiamo in base al cinema, alle esperienze, in base alla politica e a ciò che accade nel mondo; se si ha una coscienza è normale cambiare il proprio modo di pensare e proporre le proprie creazioni. Io ad esempio ho scelto di non sfilare a Milano recentemente, perché ho scelto di farlo da Barneys a New York e durante il Winter Music Conference a Miami da The Webster. È stato bellissimo perché ho scelto di arrivare direttamente là dove ci sono i miei clienti, senza sottostare a regole ormai obsolete e inutili. Il mio stile oggi è feroce, è un mix equilibrato di eccesso e purezza, alto e basso. Oggi bisogna essere immediati, feroci e senza paura. 

TBS: Nel corso del tuo percorso professionale le tue creazioni sono state indossate da icone mondiali come Madonna e Nicki Minaj ma anche da volti simbolo del settore come Anna Dello Russo. Quanto ha contribuito questo al successo del tuo brand? Pensi che le influencer oggi abbiano lo stesso potere?

Io vivo di icone, soprattutto per le mie origini siciliane e amo pensare che una persona comune attraverso dei capi possa entrare a far parte di quel desiderio inarrivabile che le icone rappresentano. È uscita la notizia del mio abito indossato da Achille Lauro, ero felicissimo perché  inconsapevolmente quell’abito non diventava più quello di una stagione, basta con le stagioni non hanno più senso, ma diventava un’icona indossato da tre personaggi completamente diversi: la regina delle top model di oggi, giovane cool e sorella di Kim Kardashian, Kendall Jenner, Jennifer Lopez mega star in assoluto e Achille Lauro, la nuova generazione di artisti italiani che io rispetto moltissimo. Per quel che riguarda le influencer ti racconto un aneddoto. Mi ricordo di Chiara Ferragni agli inizi, indossava il mio primo vestito, un abito di Beyoncé giallo limone che io chiamo Gladiatore, lei era una cute kid all’epoca e portava il mio abito in una maniera unica. Io ho sempre creduto molto in Chiara e ora che emulano tutti ciò che fa, perché è un sentimento molto umano quello di attaccarsi al carro del vincitore, bisogna ricordarsi che è lei che ha capito quali sono i nuovi codici della comunicazione, i suoi codici rappresentano una necessità e realtà diversa, sono il messaggio di una persona bellissima che ha capito come fare arrivare la moda ai giovanissimi, e questi codici o li si ha o non li si ha. 

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Ti voglio sempre così. Maleducata.

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TBS: Ormai la moda sembra essere arrivata alla saturazione, dopo lo streetwear quale sarà il passo successivo? La sostenibilità? 

FAUSTO PUGLISI: La moda oggi è tutto e niente e nessuno può dare, come ha detto Anna Wintour, una risposta a quello che sarà il futuro imminente. Io in questo sono moto concentrato su me stesso, generalmente seguo il mio fiuto e cerco di capire quel che voglio fare, cerco di dare le mie proposte. Sono molto onesto, io sono un designer che difficilmente riuscirà a fare un abito con le foglie di banano, sono molto oggettivo, sincero e reale. Credo che con amore però posso fare, come ho fatto e continuerò a fare, degli abiti con tessuti puri, italiani che durano per sempre. Abiti che hanno un costo, perché c’è una manodopera che richiede dedizione e grandissima attenzione, anche questo è sostenibilità, perché quei capi dureranno per sempre. 

TBS: Quali novità dovremo aspettarci per la prossima SS 2021? 

FAUSTO PUGLISI: Due persone mi hanno fatto capire all’inizio della mia carriera che avrei dovuto continuare e queste persone sono due Anna: Anna Dello Russo e Anna Wintour. La prima mi ha scoperto e la seconda ha supportato me e il mio messaggio globalmente. La mia prossima SS 2021 sarà un ritorno al passato ma con dei cambiamenti totali e…li vedrete! Sto solo aspettando il momento giusto, questo secondo me non lo è, il mondo è troppo diviso e chiuso adesso. 

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